Pietro Grossi a Villa Favard

Negli anni 60 del secolo scorso il M° Pietro Grossi fu un pioniere della Musica elettronica e poi della Computer music.
Noto strumentista – primo violoncello dell’Orchestra del Maggio Musicale fiorentino per trenta anni – e noto compositore strumentale, Grossi si appassionò subito all’inizio degli anni ’60 ai primi vagiti della musica elettronica acquistando un ricco strumentario elettronico.
Nel salotto della sua privata abitazione creò uno studio ed iniziò le sue sperimentazioni.
Nacque così il progetto dello Studio di Fonologia Musicale di Firenze (S2FM), laboratorio sperimentale di avanguardia attorno al quale ruotarono musicisti e compositori, oltre a personalità del mondo culturale della Firenze di quegli anni. Il Maestro Grossi decise nel 1965 di donare tutta la sua strumentazione al Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze, dove già era titolare dell’insegnamento di Violoncello, ed aprì la prima cattedra di Musica elettronica in un Conservatorio italiano. Di lì a poco anche altri Conservatorii seguirono il suo esempio.
L’attività di Grossi proseguì instancabilmente nel decennio successivo dedicandosi alla nascente Computer music.
Strinse una proficua e duratura collaborazione con l’Istituto CNUCE del Consiglio Nazionale delle Ricerche a Pisa e grazie a tale collaborazione creò la prima cattedra di
Informatica musicale sempre nel conservatorio fiorentino, unica in Italia fino agli inizi degli anni 2000.
Le collaborazioni di ricerca tra l’Istituto pisano e il Conservatorio fiorentino sono state innumeri e sempre di rilevanza internazionale.
Parte degli strumenti qui esposti giungono direttamente dal salotto di casa sua, altri dallo studio di Informatica musicale allestito nelle aule del Conservatorio già agli inizi degli anni ’70.
Il Conservatorio ha raccolto ed esposto tutti questi strumenti con l’intento di far capire da dove si è partiti nell’esplorazione della Musica elettronica e della Computer music.