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Francesco Giomi. SCRATCH PARTY

Sabato 20 e 27 maggio 2023
in Villa Favard
SCRATCH PARTY
Azione sperimentale di improvvisazione musicale Laboratorio e performance a cura di Francesco Giomi

Laboratorio:
20 Maggio ore 11-13 e 14-16
27 Maggio ore 13-15
Aula 13, Villa Favard

Performance:
27 Maggio ore 18.00 Giardino di Villa Favard

Ispirandosi idealmente alle idee del grande pioniere britannico Cornelius Cardew e alla sua “scratch music”, la performance si orienta su modalità di produzione e fruizione di azioni sonore completamente libere, improvvisate e finalizzate all’aggregazione sociale e alla compresenza di espressioni diverse.

 

Laboratorio

Negli ultimi due decenni è stato l’avvento della musica digitale e la sua integrazione con gli strumenti musicali precedenti, a permettere una diffusione enorme della deriva improvvisativa, tanto che oggi il “suonare musica elettronica dal vivo”, per la moltiplicazione enorme dei gradi di libertà e controllo dei parametri, sembra essere una delle forme più praticate. Il laboratorio introdurrà questi temi anche attraverso la proposta di alcuni esempi selezionati e poi si dedicherà alla costruzione di un’azione di improvvisazione collettiva. L’idea base è quella di contribuire a un processo di consapevolezza sul fenomeno sonoro: importanza e significato di ogni segnale musicale, anche il più piccolo e isolato; esplorazione dei concetti di “attesa”, ma anche di sensibilizzazione a una modalità d’ascolto attentiva e concentrata.

 

Performance

Fulcro della performance è lo “stare insieme grazie alla musica”, metafora ulteriore dei tempi difficili che stiamo vivendo. Il sistema nasce proprio come “party”, ovvero un’occasione “conviviale” i cui tempi di arrivo, partecipazione e partenza sono assolutamente liberi e discrezionali: una vera e propria “festa sonora” quindi, in cui i performer invitati, pur nell’ambito di una partitura di regole, arrivano quando vogliono, suonano e proiettano immagini in momenti a loro congeniali e se ne vanno al momento desiderato; analogo comportamento è suggerito per il pubblico, che può fruire con modalità del tutto libere e casuali. L’articolazione su una durata minima di almeno novanta minuti può creare per i fruitori degli scenari costantemente rinnovati e imprevedibili.

 

Destinatari

Musicisti elettronici dal vivo (con qualsiasi tipologia di set analogico, digitale o misto), voce, strumenti acustici di qualsiasi tipo ma completamente autonomi (si esclude qualsiasi forma di live electronics che rielabori segnali altrui) e possibilmente facilmente trasportabili.3


FRANCESCO GIOMI
Compositore, regista del suono e improvvisatore, ha lavorato con Luciano Berio e con altri importanti compositori, musicisti, coreografi e registi oltre che con orchestre ed ensemble italiani e stranieri.

È attivo da molti anni come autore di opere legate alle nuove tecnologie e come conductor e interprete di improvvisazioni creative. Nel campo della musica elettronica dal vivo e della composizione elettroacustica ha collaborato con musicisti e performer come Uri Caine, Jim Black, David Moss, Stefano Bollani, Elio Martusciello, Sonia Bergamasco, Virgilio Sieni, Simona Bertozzi, Micha Van Hoecke, e dato vita ad alcune compagini collettive come il Tempo Reale Electroacoustic Ensemble, lo Zumtrio e il Bologna Improvisation Group. Sue opere compositive sono incise per Die Schachtel, Ema Vinci, Tempo Reale Collection, Miraloop.

E’ autore delle seguenti monografie: L’istante zero, Firenze, SISMEL, 2000; Rumore bianco. Introduzione alla musica digitale, Bologna, Zanichelli, 2008; Musica imprevedibile. Storia, metodi e training per l’improvvisazione collettiva, Arcana, 2022.

Insegna Composizione Musicale Elettroacustica al Conservatorio di Musica di Bologna ed è direttore di Tempo Reale, il centro fiorentino di ricerca, produzione e didattica musicale.


La masterclass è a numero chiuso, per informazioni e iscrizioni rivolgersi a Damiano Meacci d.meacci@consfi.it

 


Il laboratorio fa parte di STEMS Rassegna di musiche elettroniche del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze. Il nome della rassegna è legato a questa visione: nella produzione musicale gli stems sono le tracce audio che vengono create per poter condividere un progetto tra più artisti. Questa condivisione è finalizzata al miglioramento del progetto musicale sia da un punto di vista artistico che sonoro.

La rassegna si realizza attraverso workshop, laboratori, concerti che mettano insieme la voglia di mostrare quello che nasce all’interno della Scuola e il desiderio di confrontarsi con le realtà musicali e scientifiche contemporanee.

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