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La Memoria necessaria

In prossimità della Giornata della Memoria – in cui il Conservatorio Cherubini, in collaborazione con ISIA Design e insieme alla Prefettura di Firenze, presenterà un’intera giornata di attività di Musica, Memoria e Tecnologia Digitale – risultano quanto mai opportune le parole della Presidente Rosa Maria Di Giorgi su certi valori e quello della memoria in prima istanza.

“Le svastiche e le croci celtiche al Liceo Michelangelo a Firenze sono un campanello d’allarme che non va ignorato. Soprattutto se messo in riferimento ad analoghi episodi che troppo spesso oramai si ripetono anche in una città dai profondi valori antifascisti come Firenze. E, fatto ancor più grave, perché questo avviene all’interno di un’istituzione, la scuola, che rappresenta uno dei pilastri della nostra vita democratica.  Sono fatti che vanno condannati con la massima fermezza, dunque, e denunciati senza reticenze. Come ex assessore all’Istruzione, ed attuale presidente di due Istituzioni, quali il Conservatorio Cherubini e l’Isia Design, frequentate da tantissimi giovani, credo tuttavia che la condanna, per quanto giusta ed essenziale, da sola non basti. È nostro compito capire il disagio di questi giovani, saperlo accogliere, e dare le giuste risposte. Perché se il vandalismo non può essere accettato, soprattutto quando esprime contenuti politici aberranti, è altrettanto vero che quanto accaduto al Michelangelo, come altrove, è espressione e di un malessere che una parte dei nostri giovani vive evidentemente in maniera profonda e che sta a noi affrontare con le armi adeguate. Quelle   dell’educazione ai valori democratici, innanzitutto, ma anche della comprensione e del dialogo. Parlare, spiegare, far capire ancora e ancora ciò che si è dimenticato o che qualcuno intende ancora negare. Raccontare e fare comprendere la storia, la sofferenza, il sacrificio di coloro che ci hanno donato la nostra libertà e che hanno conquistato per noi la democrazia contro la morte, l’orrore e la guerra. In Conservatorio stiamo facendo lavorare i nostri studenti con studenti tedeschi. Suonano insieme, si incontrano più volte l’anno all’interno di un progetto di Memoria condivisa che ricorda le stragi naziste compiute all’insegna di quella svastica. Progetti concreti che raccontano la storia, appunto. Quella storia che non va dimenticata. Mai.”

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