Domenica 10 e Lunedì 11 marzo 2019, h. 21.00
Santo Stefano al Ponte – Piazza di Santo Stefano, 5 – Firenze
MUSICA PROIBITA
Biglietti da 12 a 15 euro
Stagione Musica al Ponte 2019
Marlene Fuochi, Pianoforte
Jade Lin, Soprano
Leonardo De Lisi, Tenore e narratore
Wind band del Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze
Guido Corti, Direttore
Kurt Weill (1900-1950) – Die Dreigroschenoper (L’opera da tre soldi)
George Gershwin (1898-1937) – Rhapsody in Blue (versione originale del 1924)
Due parole sul programma
La scelta di intitolare ‘Musica Proibita’ il programma di questo concerto non è casuale, molto spesso nel corso della storia artisti e scenziati si sono visti negare dalla censura e dalla scure del potere la divulgazione dei propri capolavori o delle proprie scoperte (come non pensare a Galileo?).
Il periodo di attività Kurt Weill e George Gershwin è assai lontano da quello di Galileo e dalla sua “Luna” ma anch’essi subirono opposizioni, in particolare Weill il quale a causa delle sue origini ebraiche e nonostante fosse compositore famoso e affermato, fu costretto alla fuga dalla sua Germania nella quale dilagava ormai il Nazismo.
Entrambi i compositori però riuscirono con la loro eccezionale genialità a superare le barriere dell’ignoranza e del pregiudizio riuscendo a scrivere i loro nomi nel firmamento dei grandi compositori della storia della musica e del cinema.
L’opera da tre soldi è un’opera teatrale di Bertolt Brecht rielaborata musicalmente da Kurt Weill nel 1928 e ispirata a Beggar’s Opera, una ballad opera dell’inglese John Gay del XVIII secolo. Si svolge nell’ambiente della malavita londinese e dei mendicanti, ma mette in scena in realtà il cinismo del mondo aristocratico con i suoi affari, la sua corruzione e i suoi intrighi, portando un velato ma forte attacco alla società capitalista scontrandosi così con la censura nazista.
George Gershwin, ebreo Newyorkese figlio di immigrati dell’est Europa, è considerato l’iniziatore del “musical” americano e allo stesso tempo compositore in grado di spaziare dalla musica colta al jazz. Non fu inizialmente visto di buon occhio da quella parte di America conservatrice e xenofoba in quanto la sua musica traeva origine da quella delle persone di colore, il jazz, la musica che si suonava e si ballava nei bar dei quartieri neri, musica scomoda se si pensa al capolavoro ‘Porgy and Bess’ , scritto sul libretto del fratello Ira, i cui personaggi sono tutti afroamericani.
Rhapsody in Blue è in assoluto la composizione più famosa di Gershwin. Composta per pianoforte solista e la wind band di Paul Whitman nel 1924, venne eseguita con George stesso nelle vesti di solista nello stesso anno ed ottenne da subito un successo enorme quanto imprevisto… ma è inutile che ci dilunghiamo perché certamente anche voi la conoscete e ne godrete, così come noi tutte le volte che la suoniamo.
La Band di “Musica Proibita”
Flauti: Agata Smeralda Petrognani, Feyza Nur Sagliksever, Sara Tomei, Altea Maffei, Michael Ballesteros. Virginia Belvedere
Oboi: Federica Pirrò, Martina Iandelli, Fabrizio Zilli
Clarinetti : Francesco Darmanin, Daniele Pangaro, Robin Ditifeci, Aleksandar Cokic, Ezio Ferrusi, Luca Pollastri
Sassofoni: Fabrizio Cortopassi, Eleonora Proietti, Carlo Rossi, Christian Principe, Adele Odori
Corni: Massimiliano Pavan, Andrea Graziani, Andrea Marchionne, Irene Zeloni
Trombe: Manuel Concettini, Mihai Sbenghe, Emilio Botto,Giulio Soldati
Tromboni: Andrea Falsini, Andrea Soldani, Francesco Benassai
Euphonium: Niccolò Perferi
Tuba: Lombardo Giovanni
Percussioni: Mirko Landucci, Dimitri Romanelli, Tommaso Canneti
Contrabbasso: Pablo Escobar
Arpa : Floriandre Dezaire
Fisarmonica : Antonio Saulo
Pianoforte: Giulia Boschi