Conservatorio L. Cherubini

Sede Centrale

L’edificio occupa una porzione di quello che anticamente era il monastero femminile benedettino di San Niccolò di Cafaggio, soppresso da Pietro Leopoldo di Lorena nel 1782. Lo stesso granduca espresse la volontà di ridisegnare e quindi destinare il complesso a una accademia, scelta che nel corso del tempo determinò la riconfigurazione della struttura – previo progetto di riduzione redatto da Bernardo Fallani e ampiamente documentato nelle carte dell’Archivio storico del Comune di Firenze e quindi lavori diretti prima da Gasparo Maria Paoletti e poi da Giuseppe Del Rosso – e la sua destinazione ad accogliere istituzioni comunque riconducibili a questa indicazione: l’Opificio delle Pietre Dure per la porzione che prospetta su via degli Alfani e l’Accademia di belle arti per l’area su via Ricasoli verso via Cesare Battisti, quest’ultima a occupare anche gli spazi già dello spedale di San Matteo.

L’Istituto musicale ebbe origine nel 1849, come corso dipendente dall’Accademia di belle arti, che in realtà già dal 1811 aveva istituito insegnamenti dedicati alla ‘musica e alla declamazione’. Al 1853 vari disegni dell’Archivio storico del Comune di Firenze attestano la redazione da parte dell’architetto Francesco Mazzei di un progetto di ristrutturazione dell’intero complesso, compresa questa porzione. Nel 1860 l’istituto divenne autonomo, assumendo la denominazione di Regio istituto musicale di Firenze.

Sede Centrale - Ingresso

Sede Centrale – Ingresso

Nel 1931, con l’acquisizione di nuovi ambienti, si provvide a trasformare su progetto e direzione dei lavori dell’architetto Rodolfo Sabatini la sala detta del Buonumore (dove già aveva tenuto le sue adunanze l’Accademia dei Georgofili) e gli spazi circostanti in un grande salone da concerti, capace di 1100 posti (inaugurazione nell’aprile del 1936).


Al 1989 si data un cantiere volto al restauro della sala da concerto già richiamata. Al tempo del Garneri al primo piano del nostro edificio si trovava il museo degli strumenti musicali, poi allestito in spazi annessi alla Galleria dell’Accademia (inaugurato nel 1996). Al 1996 si data anche un intervento di ripulitura della facciata, cantiere inserito tra gli interventi straordinari finanziati in occasione dello svolgimento a Firenze del Consiglio Europeo del 21-22 giugno di quell’anno.

Per quanto riguarda gli esterni si segnala il portale, realizzato su disegno di Gasparo Maria Paoletti, già posto quale accesso ai locali dell’Accademia di belle arti e qui rimontato tra il 1934 e il 1936 in occasione degli interventi di restauro alla struttura diretti prima da Amedeo Orlandini e quindi da Alfredo Barbacci.

Sede Centrale – Particolare della Biblioteca

All’interno conserva una pregevole biblioteca, con numerosi manoscritti e autografi, fra cui alcuni di Gioachino Rossini e Claudio Monteverdi, ed un museo di strumenti musicali antichi, che vengono esposti di solito in sale alle quali si accede dal Museo dell’Accademia.

Fra queste rarità musicale figurano soprattutto strumenti settecenteschi, acquistati dal granduca Ferdinando III di Toscana, come violini, viole e violoncelli, alcuni dei quali realizzati da Stradivari, nonché numerose curiosità musicali, come il clavicembalo di Bartolomeo Cristofori, inventore del pianoforte.

La sala con la denominazione del “Buonumore” venne realizzata sin dal 1784. Con la riforma del 1923 la sala venne ristrutturata su disegno dell’architetto Rodolfo Sabatini e acquistò una nuova fisionomia grazie alla creazione di una galleria con balconcini laterali e a un palcoscenico dotato di cantoria per organo. L’aspetto attuale della sala deriva da importanti lavori di adeguamento alle normative vigenti e di rinnovamento dell’arredo realizzati a partire dal 1968 e ultimati alla fine degli anni ’80. Dispone di 250 posti a sedere.
Sede Centrale - La Direzione

Sede Centrale – La Direzione

La sala, restaurata nel 2010, ospita le più importanti iniziative promosse dal Conservatorio, che vedono come protagonisti gli studenti, ma anche grandi musicisti e studiosi, invitati dal Conservatorio in occasione di seminari, convegni e importanti iniziative didattiche e artistiche realizzate spesso in collaborazione con altre Istituzioni culturali italiane e straniere.


Il 17 ottobre 2017 la sala del Buonumore viene intitolata a Pietro Grossi, con una cerimonia all’interno del progetto 1917-2017 Pietro Grossi. L’istante zero promosso dal Comune di Firenze per celebrare il centenario della nascita del grande compositore.

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